
P. Giordano, Divorare il cielo, Einaudi – gennaio
Perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem.
Quarto libro di quest’anno è Divorare il cielo di Paolo Giordano, autore e fisico italiano, già
vincitore del Premio Strega 2008 con La solitudine dei numeri primi. Nel marzo 2020 ha pubblicato un saggio – Nel contagio – dedicato alla società odierna e alla pandemia da Covid 19.
Le estati a Speziale per Teresa non passano mai. Giornate infinite a guardare la nonna che legge gialli e suo padre, lontano dall’ufficio e dalla moglie, che torna a essere misterioso e vitale come la Puglia in cui è nato. Poi un giorno li vede. Sono «quelli della masseria», molte leggende li accompagnano, vivono in una specie di comune, non vanno a scuola ma sanno moltissime cose. Credono in Dio, nella terra, nella reincarnazione. Tre fratelli ma non di sangue, ciascuno con un padre manchevole, inestricabilmente legati l’uno all’altro, carichi di bramosia per quello che non hanno mai avuto. A poco a poco, per Teresa, quell’angolo di campagna diventa l’unico posto al mondo. Il posto in cui c’è Bern. Il loro è un amore estivo, eppure totale. Il desiderio li guida e li stravolge, il corpo è il veicolo fragile e forte della loro violenta aspirazione al cielo. Perché Bern ha un’inquietudine che Teresa non conosce, un modo tutto suo di appropriarsi delle cose: deve inghiottirle intere. La campagna pugliese è il teatro di questa storia che attraversa vent’anni e quattro vite. I giorni passati insieme a coltivare quella terra rossa, curare gli ulivi, sgusciare montagne di mandorle, un anno dopo l’altro, fino a quando Teresa rimarrà la sola a farlo. Perché il giro delle stagioni è un potente ciclo esistenziale, e la masseria
il centro esatto dell’universo.
Un libro per…
chi vuole perdersi nei legami familiari, nelle storie che mescolano presente e passato, alla ricerca delle radici, ma immerse nel presente. Per chi riflette sui movimenti della vita, sui corsi e ricorsi delle storie personali e sui destini che si intrecciano. Per chi ancora crede nelle leggende e per chi si lascia vincere dalle passioni forti.
Una curiosità?
L’attrice Alba Rohrwacher ha prestato la sua voce per la realizzazione
dell’audiolibro di questo romanzo.